La manna, la sostanza della santità

 Sgranò gli occhi, aprì la bocca perché non riusciva a tenerla chiusa, percepì allora la santità. Era come una sostanza, era il materiale dei santi, il fluido delle estasi, era connesso al dolore e a un qualche cosa che riusciamo a fare col cuore, era parte di noi, dei gatti, dei cani, degli insetti, di tutte le cose che sono qui, che soffrono e si distruggono, che stanno sull’orlo della morte e del lutto.

Guarda, riuscì a dire con la voce come sonnambula, la vedi? Sono qui, è il posto giusto. Ma l’altra dormiva, vedeva la sua testa con i capelli neri, il luccichio dell’unto, il pallore della sua carne sottile, passita, appiccicata alle ossa come fosse un’ostia.