La maternità di Rita, Bianchissima, estratto

“Con uno sgraffio le squarciò le guance, con l’altro le fece una striscia rossa lungo la cute. Chiudeva i pugni e glieli scaricava addosso fino a rompersi i polsi. E mentre lo faceva piangeva, la bocca piegata all’ingiù, gli occhi ormai privi di luce che si muovevano ossessi cercando qualcosa, forse una parte di lei da distruggere, forse l’idea che distruggendo quello specchio di carne, potesse in qualche modo punirsi o redimersi, forse una traccia di lui, quei punto dove finiva Bianchissima e cominciava suo padre”.