Era
forse questo il motivo per cui non avere amici era anche bello. Era triste e
solitario e silenzioso, ma nessuno ti poteva fare male, e poi era la forma
naturale dell'esistenza. La non solitudine, pensava Teresio, era solo
apparenza, era una proiezione di impronte di fantasmi dentro al proprio
cervello, si era comunque soli, sempre, anche con gli altri, specialmente
quando andavano via e rimaneva il mondo inanimato, e anche i ricordi
diventavano come pietre, sassi, gocce d'acqua freddissime che colano via.