L'auto aveva un lato grattato contro un muro, lei si volta e.

È come un'enorme massa che si appoggia pesantissima sopra ogni cosa, è Dio, la gravità, l'aria o quello che cazzo è, era immensa, pesantissima, era ovunque e B. la vedeva, era come se l'avesse dentro, scendeva nella gola, nel naso, nello stomaco, lo riempiva e lo schiacciava riempendolo e lo lasciava senza fiato e senza un cazzo ed era una cosa immensa e terribile e probabilmente comunque secondo me era Dio.
Il vento è triste e immenso anche lui, soffia e muove le cose. Gli alberi sono come piegati anche se si muovono pochissimo e tipo una lattina o qualcosa del genere ha fatto tipo il suono che fa una cosa tipo una lattina legata a un filo nella terrazza di un caravan o tipo una cosa di vetro ma comunque il suono si è mischiato al suono vuoto di quella cosa pesante e poi B. pensa tipo fermati, ti prego, voltati, fai qualche cazzo di cosa ma aspetta, un minuto, un secondo, fermiamoci, parliamo, lo vedi? Riesci a vederlo? C'erano dei rottami di treno che sembravano qualcosa di antico, una cosa primordiale fatta di lamiere squarciate, tipo una ruggine grigiastra, non mi ricordo se era estate o inverno ma sicuramente era freddissimo, lei aveva gli occhi gonfi, tipo quando piangi o stai per piangere ma le lacrime erano rimaste ferme, non scivolavano, si accumulavano dentro gli occhi che allora filtrati cambiavano tipo colore, però aveva un'espressione dura, seria tipo incazzata ma terribile, qualcosa di scolpito, come una cosa di pietra, era tutto rotto, a B. le parole sono rimaste tutte in gola, come incastrate fino a fargli male, lei ha continuato a camminare, l'auto è immobile e poi è caduto questo silenzio immenso. B. È come paralizzato, fermo in una posizione dove sembra che stia per cadere in ginocchio ma non si muove, lei a circa venti, trenta metri, cammina in una traiettoria che sembra come fare un taglio nel mondo, guarda fisso avanti con un'espressione seria e disperata, le lacrime iniziano a scendere, la prima è partita piano, prendendo un'accelerazione mentre seguiva la rotondità della guancia che era arrossata dal freddo. La prima lacrima è una cosa unica e forse meravigliosa, la puoi vedere nitida che si forma, è un'accelerazione spettacolare. La strada sembrava diventata tipo nera, il cielo di un colore vuoto, i corpi si respingono in direzioni opposte, ci sono un uomo e una donna vicino a un'auto da cui la donna è scesa, un palo elettrico e una specie di boscaglia dietro, tutto è come di un colore vuoto, c'è come un'enorme massa di silenzio, ad avvolgere ogni cosa.