Mosturosa, Estratto


"Vista da lontano, la città ricordava un volto, la pelle butterata di case, l’infestazione acneica della vegetazione, e poi cicatrici di strade, i denti che uscivano dalla bocca ghignante, il pomo d’Adamo, aguzzo come una lama, i seni orrendi, abbondanti, spioventi, che gli abitanti chiamavano monti.
C’era tutto, c’erano unghie e dita dei piedi, c’erano orecchie, peli del naso, lunghi capelli che le cadevano sopra le spalle, due occhi aberranti, e pupille che erano abissi. Mostruosa si ergeva, facendo scordare che ci fosse un mondo là fuori, e il mare, quel mare che tutti cercavano, era per lei una pozzangheretta dove sciacquarsi i calli, rinfrescarsi i piedi d'estate."