I pensatori


"Ci voleva il cuore dei morti per completare il nostro lavoro.

Quanto tempo speso dentro a interminabili pensieri, quanti luoghi ancestrali le nostre menti avevano sfiorato.

Simili a cetacei giganteschi che galleggiavano dentro a profondità abissali, loro erano rimasti lì ad attenderci. 

Eravamo stati noi a modificarci in ogni modo a proseguire in esperimenti aberranti, a pensare così intensamente all'orrore dal diventarlo noi stessi.

Con la nostra combriccola, il nostro gruppo di giovani dottori, avevamo piegato con violenza le nostre anime verso livelli di disperazione impossibili, avevamo deciso noi la nostra nuova forma. 
L'anima si era fatta carne mentre la nostra percezione si muoveva ormai come un pensiero tattile e odoroso.
Il nostro corpo si faceva sguardo e poi gusto, per tastare come una lingua abominevole, infinite tonalità di buio".