Quando cammini all'inferno, continua a camminare

Non l'avevamo scelto noi di scendere all'inferno. Ci eravamo svegliati lì, davanti a questa specie di giorni infiniti dove piovevano disillusioni e dolori di ogni tipo e quello che potevamo fare era solo infilarci le cuffie, alzare il volume al massimo, camminare veloce e fumare fortissimo. Nella consapevolezza devastante, che la strada ovunque portasse ci avrebbe fatto male, malissimo.
E lo accettammo, lo sguardo fisso in terra, i capelli bagnati e gli occhi rossi e gonfi che riflettevano le luci che ci si spengevano dentro.